Giovedì 26 novembre al Museo del Tessuto due spettacoli didattici per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado
Gli spettacoli hanno già registrato il tutto esaurito
in collaborazione con Tetraktis Percussioni
Spesso gli oggetti hanno più di un utilizzo. Una busta può diventare una maschera o un palloncino, una lattina vuota può essere un pallone o una maraca, un foglio di carta si trasforma in un aereoplanino.
Prendendo spunto da questa semplice verità vogliamo affrontare un tema di stretta attualità, come la raccolta differenziata dei rifiuti, puntando l’attenzione su un particolare argomento che caratterizza la nostra ricerca: IL SUONO.
Partiamo dal concetto che ogni materiale ha un suo suono. Ognuno di noi se ne accorge di sicuro quando va a buttare le bottiglie vuote nella campana del vetro (giusto per evocare una sonorità che rimane impressa). Ma non è solo il vetro a suonare! Suona il legno, suona la plastica, suona la carta, suona il ferro e, se ci pensiamo bene, suona anche l’organico.
I percussionisti poi lo sanno bene: nell’infinito strumentario delle percussioni sono presenti strumenti realizzati con tutti i materiali possibili (o quasi). Ed ogni oggetto può diventare strumento sul quale realizzare IL RITMO.
L’attenzione sempre crescente della società nei confronti del problema dei rifiuti, della loro eccessiva produzione e del modo di riutilizzarli riguarda tutti i settori del tessuto economico e sociale di tutti i continenti della terra ma è in occidente che, agli inizi del ‘900, ci si è cominciati a preoccupare e a cercare soluzioni di tipo politico, economico e culturale a questo problema. Da una parte politici, scienziati ed economisti cercano soluzioni pratiche, dall’altra il mondo della scuola, i filosofi e gli artisti con le loro opere contribuiscono allo sviluppo di una coscienza collettiva intorno all’argomento.
È sulla base di queste brevi considerazioni e dell’attenzione a “suono” e “ritmo” che nasce questo progetto, che affronta dal punto di vista musicale questo argomento.
Il progetto prevede sei sezioni contraddistinte dai materiali utilizzati.
Le musiche scelte sono tratte dal repertorio moderno e contemporaneo (Steve Reich, John Cage) e dalle tradizioni popolari del mondo che utilizzano come strumenti oggetti di uso quotidiano.
Sarà introdotto anche un breve ma incisivo discorso riguardo il concetto che la migliore raccolta differenziata si fa producendo meno rifiuti, con particolare riferimento al consumo e allo spreco di cibo. A sottolineare questo punto dello spettacolo, i musicisti suoneranno gli altri tre movimenti di “Living Room Music” di John Cage, brano nei quali sono indicate solo le figurazioni da suonare, lasciando libertà all’esecutore di scegliere gli strumenti da reperire in un living room. I musicisti sfrutteranno questa libertà lasciata dal compositore per suonare una pentola con un mestolo (come se si cucinasse), un tagliere con una mezzaluna (come se si tritasse prezzemolo o aglio), una bottiglia ed un bicchiere come se si versasse una bevanda a tavola ed una grattugia come se si grattugiasse del parmigiano. In questo modo, pur rimanendo dentro al gioco della differenziata, inseriranno qualche azione strettamente collegata con il consumo del cibo ma senza spreco.